Intervista a Marco Pennella: Il Mondo è pieno di personaggi e posti fantastici

Carissimi lettori del Penny Lane, dopo diversi giorni di lavoro eccoci con una nuova intervista, con noi oggi Marco Pennella, un giovane promettente autore che ha saputo con il suo romanzo d'esordio dimostrare che il talento è qualcosa di davvero particolare e raro.

Studente universitario, Marco Pennella ha un modo di scrivere che ricorda i romanzieri di un tempo che io amo particolarmente, come ad esempio Allan Poe. Sono rimasta progioniera de La commedia dei pazzi, in cui c'è tutto dalla suspence, alla critica, al romanticismo.  Un romanzo da leggere e da riaprire ogni tanto per cogliere fra le pagine tutto il mondo che questo autore nasconde dentro di sè.

Ma consociamo meglio l'autore.

"Sicuramente troveremo un padiglione per un disturbo come il tuo"
In questa frase, la sorprendente verità: se volessimo giudicare per i disturbi o per gli atteggiamenti " devianti ", nessuno riuscirebbe ad astenersi dal presenziare in questo barbaro tribunale.

Quanto c'è di Marco Pennella nel suo romanzo La commedia dei Pazzi?

C'è molto dei miei amici. La loro variopinta pazzia è stata la tavolozza dalla quale prendere i colori per definire i dettagli de " La commedia dei pazzi "


Nel tuo romanzo d'esordio c'è un esplicito riferimento alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Non è una cosa insolita per un giovane autore?


Dante divide le anime dannate raggruppandole in gironi. È stato divertente giocare con i gironi dell'inferno paragonandoli ai padiglioni dove i simili vengono raccolti con i loro simili in base alla dannazione della loro " anima " intesa non più come spirito bensì come mente. E chi può torturare una mente malata ed indifesa se non un malato con più potere e meglio armato?


E' importante osservare la vita reale per poter scrivere o nasce tutto dalla fantasia?
E' importante osservare. Che sia realtà, fantasia, persone, sentimenti. Il Mondo è pieno di personaggi e posti fantastici, talune volte questi sono dentro di noi e ci sfuggono. È attraverso l'osservazione e l'ascolto che si può compiere quel gesto di magia in cui la fantasia comincia ad apparire come realtà, e la realtà ad avere forme più simili alla fantasia. Per riuscire a fare questo è necessaria molta pratica e, soprattutto: avere un briciolo di sana pazzia.