MaRkEtCrAfT CaFe di Paper MOnkey ama Arts and Craft Movement (movimento delle arti e dei mestieri) è stato un movimento artistico per la riforma delle arti applicate, una sorta di reazione colta di artisti ed intellettuali all'industrializzazione galoppante del tardo Ottocento.
Tale reazione considera l'artigianato come espressione del lavoro dell'uomo e dei suoi bisogni, ma soprattutto come valore durevole nel tempo e tende a disprezzare i pessimi prodotti, per la bassa qualità dei materiali, per le forme e per il miscuglio confuso di stili, distribuiti dalla produzione industriale.
Le radici di pensiero di questo movimento si sviluppano dalle considerazioni di Augustus Pugin sull'enfatizzazione dello stile gotico, quale unico stile che contiene i principi dellacristianità e, di conseguenza, della purezza e dell'onestà, incapace di nascondere la struttura.
Seguace di Pugin fu John Ruskin, il quale afferma che il nuovo stile deve nascere sulle orme del lavoro medievale, caratterizzato dalla semplicità del lavoro dell'uomo e pertanto, concettualmente in contrapposizione alla freddezza dell'industria. Fu proprio Ruskin a scoprire, nella sua attività di critico d'arte, i Preraffaelliti, tra cui si distingue William Morris, portavoce del movimento delle Arts and Crafts.
Il lavoro che Morris propone si basa sulle orme delle antiche corporazioni medievali. Il Medioevo viene visto come un periodo felice, con una società più coesa e quindi modello anti-industriale.
La sua produzione, di tappeti, tessuti, mobili, metalli, quindi nasce come anti-industriale, tuttavia pone le basi dei principi del design moderno, perché è una produzione eclettica, ariosa molto più moderna dell'industria del tempo; nonostante questo, è destinata a fallire per i suoi costi elevati e per l'impossibilità di distribuire i suoi prodotti ai vari strati sociali.[1] Morris condivide con Ruskin, i principi fondamentali dell'analisi sulla degenerazione dei gusti, ed entrambi lo imputano al forte condizionamento subìto dal consumantore, dall'artista e dal produttore, causato dalla struttura socio-economica.
La sua produzione, di tappeti, tessuti, mobili, metalli, quindi nasce come anti-industriale, tuttavia pone le basi dei principi del design moderno, perché è una produzione eclettica, ariosa molto più moderna dell'industria del tempo; nonostante questo, è destinata a fallire per i suoi costi elevati e per l'impossibilità di distribuire i suoi prodotti ai vari strati sociali.[1] Morris condivide con Ruskin, i principi fondamentali dell'analisi sulla degenerazione dei gusti, ed entrambi lo imputano al forte condizionamento subìto dal consumantore, dall'artista e dal produttore, causato dalla struttura socio-economica.
Commenti
Posta un commento