Jane Austen e il vero amore

Carissimi lettori, oggi non ci sono recensioni in programma per cui vi allieterò la giornata con un mio articolo dedicato alla scrittrice per eccellenza che ha fatto del romanzo rosa un capolavoro capace di custodire sentimenti immortali che viaggiano attraverso il tempo: Jane Austen.



Jane Austen è considerata la pioniera del romance così come lo intendiamo noi autrici e lettrici, quel romance che nel 1800, epoca in cui lei visse, metteva in risalto i sentimenti sia buoni che cattivi di protagonisti e protagoniste che ancora oggi restano nell'immaginario collettivo, divenendo una sorta di stereotipi a cui fare riferimento per scrivere, narrare e raccontare la vita di ogni giorno. Non è un controsenso che sia proprio lei ancora oggi a dettare le regole del romance, niente affatto. Questo la contraddistingue nel vero senso della parola da ogni altra scrittrice, facendola diventare quasi una sorta di guru della letteratura inglese. Jane Austen è oggi più attuale che mai in ogni sfaccettatura, in ogni atteggiamento e in ogni situazione da lei narrata. Sembra una cosa quanto mai assurda, ma è proprio così. Mi è capitato di vedere qualche sera fa una trasposizione televisiva di un suo romanzo, Ragione e Sentimento, in cui ho davvero colto quel messaggio profondo  e schietto che lei trasmette attraverso le sue parole sincere e senza veli. Le due protagoniste, entrambe alla ricerca del vero amore, si imbattono nello stesso tipo di situazione affrontandola in maniera diversa in base al loro diverso carattere. Quello che contraddistingue le due sorelle è la risoluzione del problema inerente a questo amore che sembra impossibile. ma tale risoluzione non avviene solo attraverso le loro azioni, ma anche e soprattutto attraverso la risposta dei loro pretendenti che non sono eroi per nulla, ma sono uomini legati alle circostanze e alle regole dettate dalla società del tempo.



Potrebbero sembrare situazioni lontane anni luce da noi. Ma non è così. Ci sono ancora oggi uomini che fanno scelte in base alle esigenze e non ai sentimenti, seguendo più che altro la ricerca del proprio benessere che del vero amore. Ma la domanda quindi nasce spontanea: che cosa significa per Jane Austen vero amore? E' quello che fa trasalire, quello per convenienza, quello casto e puro? Come le sue protagoniste scoprono di amare o di non amare? Allo stresso modo in cui lo capiamo noi adesso. Le cose non cambiano e le aspettative sono sempre le stesse. A differenza di altre scrittrici inglesi come le sorelle Bronte ad esempio, che raccontavano più che altro di quell'Inghilterra gotica e oscura, la Austen narra quella spensierata dei balli, delle passeggiate nelle campagne, nella case di lusso e in quelle meno agiate restando ferma su un fatto: per quanto le sue protagoniste potessero vertere in uno stato di povertà, tale povertà le rendeva speciali agli occhi dei loro innamorati. Come succede ad esempio in Orgoglio e Pregiudizio, dove la condizione sociale dei Bennet che non è delle più rosee, avendo cinque figlie a cui dover dare una misera dote, diventa il leit motiv per un innamoramento fuori dagli schemi, fuori dalla logica di quei tempi.



Come lo stesso Mister Darcy ammetterà nella sua meravigliosa dichiarazione d'amore, il suo amore va al di là della condizione sociale, va al di là della mancanza di ritegno, esula dalla sua stessa ragione. Parole e motivazioni che Lizzy disprezza, ma che le travolgono il cuore, parole che trasmettono perfettamente la passione che lui prova nei suoi confronti. Una passione che non può fermare, che non può più nascondere. Passione ovviamente ricambiata ma celata dal pregiudizio e forse dalla paura. Sarà questo il vero amore per la Austen: quello che spinge sia l'uomo che la donna a fare scelte difficili, sacrifici, a tradire la famiglia, ad andare contro le regole e i dettami della società. Anche se oggi non indossiamo più abiti lunghi, sottane e possiamo votare, chiedere il divorzio, e fare quello che ci pare, il modo di amare resta sempre lo stesso e forse ai giorni nostri diventa persino impossibile poter anche solo pensare di trovare il vero amore. Se Jane Austen auspicava ad una eroina capace di ribellarsi anche alle decisioni prese dalla sua famiglia pur di essere felice, il vero amore nel mondo attuale sembra diventare una chimera a cui è meglio non aspirare. Tuttavia nei romanzi moderni non è per niente difficile trovare la stessa identica forza d'animo in alcune protagoniste. Fra cui Bella swan che decide di diventare un vampiro pur di avere per sempre al suo fianco il vero amore, per citarne una che è diventata l'icona dell'eroina moderna che si completa e si arricchisce con il suo eroe di turno. Non ci sono segnali precisi per riconoscere questo vero amore, nelle parole della Austen lo si coglia dal comportamento, dalle parole, da piccoli gesti e da sguardi. l'intesa e la perfezione di tale sentimento spesso viene camuffato da tutto altro che amore, ma senza ombra di dubbio, il lieto fine che accompagna le sue eroine, serve a dare fiducia che questo vero amore esista e che non è questione di fortuna trovarlo, bensì di intuito e di liberazione.

Commenti

Post più popolari