Una valanga di bei libri: Ermione di Sparta di Soraya Tiezzi
Buona mercoledì carissimi lettori del Penny Lane. Oggi per la rubrica dedicata alle mie recensioni vi parlerò di un altro bel romanzo: Ermione di Sparta di Soraya Tiezzi.
Sinossi: Ermione di Sparta, figlia della donna considerata dai greci la più bella del mondo. Dopo l’abbandono della madre e trascorsi sette anni dall’inizio della guerra di Troia, decide di salpare per l’Asia Minore per vendicarsi di Paride, l’uomo che ha distrutto la sua famiglia e che in un certo senso è responsabile della morte di sua cugina Ifgenia, uccisa dal padre Agamennone per permettere alle navi di salpare da Aulide. Ma a Troia non troverà solo la vendetta, ma scoprirà qualcosa che cambierà per sempre la sua vita. L’odio verso suo zio, il rancore verso la madre saranno spazzati via dall’amore di Oreste, dai gesti affettuosi di Eirene, la donna che l’ha cresciuta, dalla gentilezza di Patroclo e dalla protezione di Achille, il tormentato principe acheo, il suo maestro di spada, una figura importante ma condannata alla morte. Un racconto per spiegare i sentimenti di quella bambina costretta a crescere forse troppo in fretta, a diventare una donna prima ancora di esserlo, che è stata capace di superare l’abbandono di Elena, la partenza di Menelao, la morte di quella cugina tanto amata e piena di voglia di vivere e la perdita di Achille. Amore e odio si intrecciano come in una spirale, uniti per sempre fino alla fine dei suoi giorni.
Ancora una volta Soraya Tiezzi, giovanissima autrice, stupisce per l'abilità con cui riesce a raccontare in maniera scorrevole, una storia nella storia, quella di Ermione, romanzata dalla sua fantasia, a quella della guerra di Troia, storicamente avvenuta e storicamente importante sotto diversi aspetti. Quello su cui si concentra l'autrice è la condizione della donna, il suo progressivo andare avanti e la sua crescita precoce per via degli eventi che caratterizzano la sua vita e il suo percorso. Noi del Penny Lane aspettiamo di leggere ancora altri lavori di questa autrice che ama sicuramente mettersi in gioco raccontando le donne nella storia e romanzando le loro vite intrecciate alla dura realtà in cui loro malgrado sono costrette a vivere.
Sinossi: Ermione di Sparta, figlia della donna considerata dai greci la più bella del mondo. Dopo l’abbandono della madre e trascorsi sette anni dall’inizio della guerra di Troia, decide di salpare per l’Asia Minore per vendicarsi di Paride, l’uomo che ha distrutto la sua famiglia e che in un certo senso è responsabile della morte di sua cugina Ifgenia, uccisa dal padre Agamennone per permettere alle navi di salpare da Aulide. Ma a Troia non troverà solo la vendetta, ma scoprirà qualcosa che cambierà per sempre la sua vita. L’odio verso suo zio, il rancore verso la madre saranno spazzati via dall’amore di Oreste, dai gesti affettuosi di Eirene, la donna che l’ha cresciuta, dalla gentilezza di Patroclo e dalla protezione di Achille, il tormentato principe acheo, il suo maestro di spada, una figura importante ma condannata alla morte. Un racconto per spiegare i sentimenti di quella bambina costretta a crescere forse troppo in fretta, a diventare una donna prima ancora di esserlo, che è stata capace di superare l’abbandono di Elena, la partenza di Menelao, la morte di quella cugina tanto amata e piena di voglia di vivere e la perdita di Achille. Amore e odio si intrecciano come in una spirale, uniti per sempre fino alla fine dei suoi giorni.
Ancora una volta Soraya Tiezzi, giovanissima autrice, stupisce per l'abilità con cui riesce a raccontare in maniera scorrevole, una storia nella storia, quella di Ermione, romanzata dalla sua fantasia, a quella della guerra di Troia, storicamente avvenuta e storicamente importante sotto diversi aspetti. Quello su cui si concentra l'autrice è la condizione della donna, il suo progressivo andare avanti e la sua crescita precoce per via degli eventi che caratterizzano la sua vita e il suo percorso. Noi del Penny Lane aspettiamo di leggere ancora altri lavori di questa autrice che ama sicuramente mettersi in gioco raccontando le donne nella storia e romanzando le loro vite intrecciate alla dura realtà in cui loro malgrado sono costrette a vivere.
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