Intervista, Antonella Maggio "l'oroscopo non ci prende mai"
“Sono
del segno della Vergine e l'oroscopo non ci prende mai”. Esordisce
così la giovane Antonella Maggio parlando di sé.
Nata nel 1988 ha tutte le carte in regola per diventare una di quelle
autrici che restano nel cuore e che non si danno mai per vinte.
Prolifica e timida, Antonella arriva al cuore delle sue lettrici
senza sbagliare mai un colpo. Pugliese, odia lo sport e nonostante
qualche amica riesca trascinarla in palestra lei non ci resiste più
di un mese.
Antonella
Maggio si è diplomata in ragioneria turistica con il massimo dei
voti, seguendo poi un corso di formazione per diventare acconciatrice
uomo - donna. Il suo sogno fin da bambina era diventare parrucchiera
come la sua mamma e la maggior parte dei suoi parenti. Forse a fare
la scrittrice non ci aveva mai pensato anche se come lei stessa ci ha
raccontato la sua prima prova di autobiografia risale a quando aveva
12 anni. Un desiderio nascosto forse che ha reso milioni di lettrici
davvero felici della sua scelta. La vita che le ha riservato tante
sorprese, l'ha messa davanti ad un bivio e nonostante per problemi di
salute abbia dovuto mollare il mestiere di parrucchiera, si è aperta
davanti a lei una nuova strada. Antonella Maggio ha trovato nella
lettura e nella scrittura la forza per andare avanti e credere nel
futuro. All'attivo ha diversi romanzi, ma tutti ricorderemo il suo
"Profumo d'amore a New York" edito Butterfly Edizioni nel
2015 che è diventato un best seller sia in Italia che in Germania.
Da allora non si è più fermata e ha pubblicato altre storie con
Rizzoli, per la collana digitale Youfeel, con Les Flâneurs Edizioni
e in self-publishing in collaborazione con altri autori.
Ciao
Antonella, come ci si sente ad essere una delle autrici emergenti più
amate della Puglia?
Ciao
Paoletta, prima di tutto grazie per questa splendida opportunità,
grazie anche al blog Penny Lane – caffè e libri per avermi accolta
nel salottino virtuale. Riguardo alla tua domanda, sarò sincera 😊
non so se in Puglia sanno della mia esistenza in quanto autrice
emergente, non amo molto parlare di ciò che faccio nemmeno con i
miei compaesani. Ho iniziato a scrivere per me stessa, adesso lo
faccio anche per i lettori che mi seguono ma, a dispetto di quello
che si può pensare magari leggendo i miei post sui social, sono una
persona molto timida e tendo a restare nascosta.
Quanto
c'è di te nelle storie che racconti alle tue lettrici?
Tanto,
forse troppo 😝 Ogni volta mi dico di restarne fuori ma non ci
riesco, finisco per influenzare la storia con le sensazioni e le
emozioni che vivo in quel periodo.
Se
una CE importante ti chiedesse di scrivere un genere diverso da tuo,
saresti disposta a farlo?
Sì,
ma non ho bisogno che sia una Ce importante a chiedermelo.
Caratterialmente sono una persona che ama sperimentare e migliorarsi.
Che
cos'hai imparato dei sentimenti che ancora forse non conoscevi prima
di diventare autrice?
Non
conoscevo e non potevo nemmeno immaginare quanto l’affetto dei
lettori fosse importante. Una loro parola spesa a favore delle mie
storie fa sempre capire quanto la gente abbia bisogno di sognare, di
sperare nel bene e nel lieto fine.
La
tua terra d'origine che è anche la mia, quanto ha influenzato e
ancora influenza la tua scrittura?
Non
ti nascondo che all’inizio, tutte le mie storie avevano
un’ambientazione estera. In quel periodo la Puglia mi stava stretta
e desideravo andar via anche dall’Italia. Adesso, voglio o non
voglio, sono costretta per motivi di salute a restare e, come per
tutte le cose, sto imparando ad amare il made in Italy. Ho concesso
alla mia terra il beneficio del dubbio e molti dei miei personaggi
sono pugliesi, proprio come me.
Ci
sono aspetti che cambieresti del tuo lavoro o hai raggiunto lo “stato
di grazia” in cui poterti fermare e attingere per creare?
Nella
vita non bisogna mai fermarsi e accontentarsi. Come dicevo prima amo
migliorarmi e sperimentare novità. Se mi fermassi adesso, sarei
spacciata quindi sono sempre in allerta, pronta a vivere tutte le
nuove esperienze che il lavoro potrà darmi.
La
felicità secondo te la si ritrova facendo quello che si ama, o
amando quello che si fa?
Sarebbe
facile trovare la felicità con poco e senza alcuno sforzo ma, a quel
punto, non possiamo nemmeno parlare più di felicità. Nei casi come
questi vige la regola del compromesso.
La
tua protagonista del cuore.
Lucy
di Questo nostro dolce Natale edito Butterfly Edizioni. Nelle pagine
di quel romanzo c’è una buona parte della mia vita 😊
Grazie mille <3
RispondiEliminaGrazie a te Antonella, è stato un vero piacere averti con noi
Elimina